mercoledì 18 aprile 2012

con vista cielo e fuori tempo




Oh, come si muove bene questo giorno nel mio corpo!
Si spiana con la certezza di me. che mi stringo come la foglia strappata all'ulivo in certe piene a cui guardo.
Un verde ripiegato su se stesso che ha fattezze di spina.
Nulla di desiderabile, in fondo.
Solo un vago sentore.
Un friabilissimo ricordo sul quale nessuna promessa oserebbe premere.


Ma oggi, sono la mia memoria. da pigiare. E sto al frantoio con vista cielo e fuori tempo. E ci starò tutta la notte fino al mio corpo e senza andare a male.

La mia promessa a fuoco. rinsaldata. in uno strappo ancora un poco inverno.




Se occhi hai di umida riva
il selvatico figlio dei campi stellari ancora ti desidera
Tra le tue braccia di terra breve ai confini indefiniti della notte
si ridesta_



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lunedì 16 aprile 2012

ics e ipsilon






Ics e Ipsilon si svegliarono ai piedi di un maestoso albero. A fatica si staccarono dalle resinose radici che avvallavano come scorci di piccoli mondi e cromici paeselli di parsimoniosi insettini.
Bevvero la loro lunga sete alla pioggia rintanata in solchi di muschi e "null'altro" li sfiorò con  l'impulso di fiorire castelli di corolle per la profumata ombra dei bruchi e trampolini di riflessi ardenti per farfalle.

mercoledì 11 aprile 2012

basterebbero due trasparenze ad avvicinarci alla vera storia del mondo


domenica 8 aprile 2012

Oggi

(non era morta la farfalla. si era solo ben posata. da ingannare perfino il mio occhio più attento)




Il pensiero può devastare se stessi, ma la parola può uccidere il mondo.
E' per questo che demando il gesto a farfalle che non conosco e a una grazia che non so.